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03/10/2024
BIELLA. Nuovi mercati, tecnologie, comportamenti ed istituzioni stanno rivoluzionando il lavoro. Se dieci anni fa le priorità erano sicurezza e stabilità occupazionale, oggi al primo posto troviamo l’equilibrio lavoro- vita privata, poi un’atmosfera piacevole, retribuzione e benefit interessanti. È in corso un evidente cambiamento nel modello di società occidentale, dove spesso la domanda di lavoro supera l’offerta. Perciò le imprese devono comprendere ed interpretare nell’organizzazione aziendale questa mutazione, solo così saranno in grado di attrarre e trattenere, talenti e competenze. Già oggi il 64% dei millennials non lavorerebbe in un’impresa non socialmente responsabile e con forti valori sociali, in grando di coniugare flessibilità e cambiamento.
Questi sono solo alcuni dei temi analizzati nel convegno ‘Lavoro e competenze: scenari e tendenze per il futuro’ organizzato da Confindustria Piemonte in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che si è svolto a Città Studi, cui hanno partecipato, per Enaip Piemonte: Matteo Faggioni, Direttore Innovazione e Sviluppo, Claudio Daniele, Direttore Accademia Logistica e Monica Federini, referente interna per le Accademie.
“Stiamo passando dal capitale umano al patrimonio umano. Il mercato del lavoro è diventato infinitamente più sofisticato, una mutazione tanto più complessa per un Paese come il nostro in cui le imprese hanno dimensioni ridotte, rispetto alle altre grandi potenze economiche. Il modello organizzativo verso cui tendere deve esser quello dell’auto-direzione e della responsabilità verso i risultati. È questa una prima risposta possibile anche all’avvento dell’Intelligenza Artificiale, che cambierà l’attuale equilibrio nel mercato del lavoro” ha spiegato Andrea Amalberto, Presidente di Confindustria Piemonte.
Ma potrebbe non bastare, poiché l’Italia si trova ad affrontare anche un drammatico e rapido calo demografico, che si somma al tema dei Neet e all’elevato tasso di abbandono scolastico. Servirebbero quindi percorsi tecnico/professionali terziari e ITS più attrattivi per giovani e famiglie, anche tramite un orientamento attivo a partire già dal 2° anno delle secondarie inferiori e dal 4° anno delle superiori. E poi un ulteriore sviluppo delle Accademie di Filiera del Piemonte come punto unico di contatto con le imprese. Altrettanto urgente è poi la valorizzazione del lavoro Stem, specialmente quello femminile poiché in Italia il 63% dei laureati è donna, ma solo una su tre di loro sceglie le materie Stem. Infine, il tema immigrazione per cui è necessario un contesto ordinamentale, con la ricerca di collegamenti con scuole estere e gestione della formazione, così da poter poi «importare» immigrati pronti al mercato del lavoro.
"Il Piemonte deve continuare a puntare su percorsi formativi innovativi per rispondere alle richieste di un mercato in costante evoluzione. Parallelamente, non possiamo ignorare il problema della denatalità, che rappresenta una delle maggiori sfide per il nostro futuro sociale ed economico. Come Regione abbiamo ampliato l’orario degli asili nido e avviato le Accademie di Filiera, misure volte ad attrarre e trattenere sempre più persone e famiglie sul territorio” -ha spiegato la vicepresidente e assessore all’Istruzione e al lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino. Queste azioni non solo migliorano la qualità della vita di famiglie e lavoratori, ma sono essenziali per creare un ambiente dove le imprese possano prosperare e i talenti possano crescere. Sono profondamente convinta che gli imprenditori giochino un ruolo chiave, non solo nello sviluppo economico ma anche nel creare un sistema coeso indispensabile che definisca anche chiaramente il ruolo che possono giocare le partecipate regionali: sono certa che il loro contributo possa essere determinante per la crescita sostenibile e innovativa del territorio. Non possiamo poi trascurare il ruolo dell'intelligenza artificiale, una delle tecnologie che trasformerà radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare”.
“Formazione, competenze e welfare sono gli elementi su cui puntare per intraprendere la sfida tecnologica e green che le imprese hanno di fronte e che deve essere affrontata partendo proprio dalla valorizzazione del capitale umano. Per Intesa Sanpaolo l’attenzione alle proprie persone è un fattore chiave e questo tema è inserito anche nell’offerta che la banca propone alle imprese clienti, con l’obiettivo di aiutarle a restare competitive attraverso corsi digitali, aule virtuali e progetti pratici che puntano a transizione sostenibile, soluzioni ESG, cybersecurity e strategie d’innovazione” ha sottolineato Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo.
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