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07/05/2020
Chi sceglie di intraprendere un percorso di formazione professionale, tra i diversi motivi lo fa anche per le tante ore di laboratorio e per la possibilità di fare uno stage al 3° anno, momento in cui ogni allievo si può mettere in gioco e sperimentare. Purtroppo questa pandemia non solo ci ha costretti a cambiare il modo di fare lezione, ma abbiamo dovuto anche ripensare l’approccio alla formazione tecnica e alla modalità di valutazione; l’emergenza non ci ha permesso, infatti, di formare gli allievi in laboratorio, né di mandarli in stage.
È così che le ore di laboratorio e di stage previste nelle scorse settimane verranno sostituite dall’elaborazione di un PROJECT WORK.
Di cosa di tratta?
Il project work è una metodologia didattica che si ispira al principio generale del learning by doing
(imparare facendo) e rappresenta una sperimentazione attiva dei contenuti appresi durante un percorso formativo.
Permette infatti all’allievo di contestualizzare le conoscenze apprese durante il percorso formativo, applicarle a contesto reale o realistico, maturare competenze trasversali e tecnico-professionali.
Ogni studente sarà infatti impegnato nella realizzazione di un progetto concreto, a partire da un problema da risolvere sulla base di
-ciò che ha appreso durante il percorso
-un interesse personale, legato alla professione di riferimento
-un’esperienza personale diretta (per coloro che hanno potuto svolgere parzialmente lo stage o la formazione duale)
-una conoscenza diretta o indiretta di un contesto organizzativo o di un ambito professionale specifico.
Seguendo le fasi di analisi, progettazione, realizzazione e presentazione, ciascuno allievo dovrà trovare una risposta o soluzione alla situazione iniziale e metterla in pratica (o descriverla), riflettendo sul percorso di lavoro che lo ha condotto fino a lì.
Il risultato potrà avere diverse forme: un documento progettuale, un manufatto, un prodotto multimediale, un booklet. Ogni allievo avrà poi la possibilità di presentare il suo Project Work, all’interno di un aula virtuale, al tutor o al docente di laboratorio e ai suoi compagni di corso.
Lungo le diverse fasi che porteranno alla realizzazione del progetto, gli allievi saranno sempre affiancati dalla figura del tutor o dal formatore di laboratorio, che, all’inizio, avranno il compito di presentare e introdurre il project work, raccogliere le idee progetto e definire eventuali gruppi di lavoro; si occuperanno poi di mantenere i contatti con gli studenti, verificando le scadenze pianificate e l’avanzamento dei lavori; supportare chi si dovesse trovare in difficoltà, fornendo ulteriori indicazioni; coinvolgere eventuali altri docenti necessari alla stesura del project work e, per ultimo, accompagnarli nella stesura della relazione finale.
Il PROJECT WORK diventa così una modalità di didattica attiva e rappresenta un efficace strumento formativo per conseguire importanti obiettivi:
- imparare un metodo di lavoro
- sviluppare soft skills di organizzazione, analisi e gestione di problemi trasferibili in contesto lavorativo
- contestualizzare le conoscenze apprese durante il corso e applicarle ad una situazione professionale
- potenziare le capacità riflessive e di problem solving spendibili in ambito produttivo
- allenare capacità narrative con un lessico professionale di settore.
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