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20/06/2017
SETTIMO TORINESE. «Ho iniziato a suonare il pianoforte a 6 anni; poi, da adolescente, ho incominciato ad ascoltare altri generi musicali, diversi tra loro, e sono passata dal pianoforte alle tastiere”. Il mondo del suono ha sempre affascinato Federica: all’inizio era solo un hobby che poi, piano piano, si è trasformato in una vera e propria passione. Ha fatto parte di diverse band, con loro ha girato diversi locali, dove si occupava anche di gestire e sistemare i vari strumenti: “a un certo punto mi sono accorta che, anche quando assistevo a grandi concerti, io guardavo sempre l’omino che si occupava di sistemare i cavi per l’audio, e rimanevo incantata».
Così, dopo aver conseguito la laurea in “Tecniche audiometriche”, Federica Racanella, 23 anni, si iscrive al corso gratuito di Tecnico del suono, presso il CSF EnAIP di Settimo Torinese. Una volta terminate le ore di teoria, decide di non lasciarsi sfuggire l’occasione di svolgere il periodo di stage all’estero: «So che se fossi rimasta qui non avrei avuto le stesse possibilità e non sarei cresciuta così tanto a livello personale; in Italia il lavoro del tecnico del suono è ancora una realtà limitata e, molto spesso, si considera questo mestiere un ambito prevalentemente riservato ai maschi».
Federica trascorre 6 settimane a Malta, dove lavora come tecnico del suono presso la Visage Sound a St. Julian: con i suoi colleghi gira praticamente tutta l’isola a bordo di un furgoncino, spostandosi tra discoteche, pub, locali, teatro, party all’aperto e collaborando anche durante la preparazione di grandi eventi. All’inizio, racconta, non è stato facile, perché si sentiva un po’ spaesata e per via degli orari di lavoro, un po’ lunghi e mai fissi, ma con il passare dei giorni e delle settimane aumenta la soddisfazione di poter mettere in pratica ciò che ha imparato a scuola e, in aggiunta, di continuare a conoscere nuovi aspetti del mestiere.
Ma la sua esperienza maltese non finisce qui. Grazie allo stage di EnAIP Federica questa estate tornerà a Malta: l’azienda le ha chiesto di rimanere per altri 6 mesi, con la possibilità di arrivare a un anno. «Ho intenzione di mettere da parte il più possibile quello che posso imparare; non so ancora se vorrò rimanere tutta la vita a Malta, ma sicuramente per ora sono contenta di ritornare».
Per quanto riguarda l’occasione di svolgere un periodo di lavoro all’estero, Federica non ha dubbi: «se rimani sempre nello stesso posto non puoi capire cosa ti piace davvero e cosa no, sei limitato; è solo uscendo dai tuoi spazi che incontri nuovi stimoli».
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